Lo specchio virtuale della nostra esperienza nella classe di Livello 6 a Firenze
lunedì 22 aprile 2013
Una o più Italie
La Lingua Italiana:
L’italiano ѐ derivato dal latino o latino volgare. Il dialetto italiano che
fu considerato il volgare eraquello toscano grazie ai grandi scrittori del
Trecento: Dante, Petrarca, e Boccaccio. Dante, lo stesso autore della Divina Commedia, scrisse De Vulgari Eloquentia in cui lui
descrive le caratteristiche del volgare, un dialetto attorno a cui “tutti gli altri
dialetti possono ruotare.” Mentre Boccaccio usò il volgare nelle sue opere in
prosa, sviluppando la lingua nella narrativa.
La Lingua ed I
dialetti:
L’Italia ha 20 regioni in cui
dialetti diversi sono parlati. C’ѐ una differenza fra i dialetti considerati “dialetti
d’Italia” e quali devono essere considerati “dialetti d’italiano”. Sardo,
catalano, francese, occitano, francoprovenzale, friulano, e ladino sono delle
lingue romanze riconosciute dallo stato italiano. Invece, il piemontese, il
napoletano, il ligure, il siciliano, il veneto, e il lombardo sono lingue non
riconosciute dallo stato italiano. Ci sono dialetti influenzati dagli altri
paesi perché c’erano alcune invasioni barbariche. Per esempio, il napoletano ѐ
influenzato dai coloni greci e mercanti bizantini. Altri dialetti sono influenzati
principalmente dal latino parlato dagli antichi romanizzati come il veneto. Il
lombardo, invece, ha due varianti: orientale e occidentale. Oggi ѐ chiaro che ogni
dialetto ѐ diverso e non tutti gli italiani capiscono altri dialetti.
Il linguaggio
dei giovani:
I dialetti non sono l’unica differenza nella lingua italiana, ma anche
il linguaggio dei giovani o lo slang. Quando sento alcune frasi di questo
linguaggio, sono sempre confusa. Il linguaggio fra i giovani cambia da regione
a regione. Per esempio, “andata in botta” qui a Firenze significa che eri
troppo ubriaco ieri sera, ma ho sentito che a Milano significa che hai preso il
Marijuana. “Scialla” vuol dire “tranquilla”. Ho parlato con un giovane italiano
che mi ha detto che “ganzo” (che significa “cool”) ѐ una parola “vecchia” a
Verona. Invece, “figo” ѐ più usato. Ho imparato anche alcune frasi volgari, ma
non voglio elencarle qui. Penso che sia interessante che mentre sembra che la
lingua italiana sta diventando unita, il linguaggio dei giovani a quello delle
altre età si allontani
sabato 20 aprile 2013
Una o più Italie?
Progetto di ricerca conclusivo sulla varietà linguistica e culturale nel territorio italiano.
L’unità d’Italia è avvenuta nel 1861.
Dopo 152 anni si può davvero parlare di unità nel nostro Paese?
Piccola storia della lingua italiana: L’italiano è una lingua romanza, cioè una lingua derivata dal latino, la lingua che usavano gli antichi romani. Certamente Dante è il padre dell’italiano, comunque, San Francesco scrisse i testi poetici nel Duecento in volgare umbro, la sua regione. Nel Trecento Dante e Petrarca scrissero per il popolo in volgare fiorentino oltre a scrivere per l'alta società in latino. Dante scrisse il De Vulgari Eloquentia in latino dove cercò il miglior volgare italiano che potesse sostituire il latino. Quando Boccaccio scrisse Il Decameron usò il volgare fiorentino ed i dialetti adatti per i suoi personaggi come lo stile di Dante nella Commedia. Però, Boccaccio scrisse in prosa, più come la lingua parlata rispetto alla poesia. Alla fine del Cinquecento c'era più o meno un modello comune e unitario per la lingua scritta grazie a Dante, Petrarca, Boccaccio, e Pietro Bembo, uno scrittore che usò il toscano del Trecento. La lingua scritta non è cambiata molto da quel periodo; la struttura della frase, come soggetto, verbo, aggettivo è cambiata ed alcune parole non hanno la stessa definizione ancora, ma per la maggior parte, la lingua scritta di oggi sembra la lingua scritta del Trecento.
Lingue e dialetti parlati in Italia: Siccome l'Italia ha 20 regioni, minimo ci sono 20 dialetti; in realtà, l'Italia ha tanti dialetti. I dialetti d’Italia non sono solo differenti nella pronuncia, ma ci sono anche differenze con la grammatica, la sintassi e il vocabolario. Quindi, i dialetti sembrano veramente lingue differenti. Anche perché l’Italia è un paese in contatto con altre nazioni, allora, i dialetti hanno l’influenza di altri paesi. Per esempio, la Sicilia fu una parte dell’impero musulmano, ed i dialetti di Sicilia usano molte parole arabe. E’ così con le lingue del nord, il Piemonte ha la sua lingua “piemontese,” una lingua con l’influenza di francese e spagnolo. I dialetti hanno la possibilità di cambiare da città a città, come in Sicilia. Veramente, i dialetti in Italia sono destinati a morire e molti italiani non pensano di parlare un dialetto, ma credono nei dialetti di altre regioni.
Il linguaggio dei giovani italiani: Lo slang è un’altra cosa che cambia da regione a regione. Per esempio, la parola “scialla” a Roma ed a Firenze vuol dire “tranquilla,” però, a Milano vuol dire “divertente.” Oppure, si usa una parola o una frase al Sud che una persona dal Nord non capisce perché non è usato. Come in ogni paese, i giovani hanno una lingua totalmente loro. Usano le parole tagliate, usano lo slang, usano il linguaggio di “SMS.” Una professoressa a Roma ha detto che la lingua che i suoi studenti parlano non sembra italiano. Il linguaggio dei giovani è difficile perché cambia spesso. Ora una parola è “ganzo” (vuol dire “cool” a Firenze, ma “cool” a Roma si dice “fico”), ma tra poco arriva un’altra parola. Quando abbiamo parlato con Flora, ho imparato parole e frasi nuove, ma molte sembrano stupide o senza senso.
Differenze tra nord e sud: La differenza tra nord e sud d’Italia è una cosa: la vita. La vita al sud è lenta, rilassante, dà più attenzione alla famiglia. Il nord ha i soldi, la velocità, le città grandi e centrali. Una differenza per me, ma non so se è una differenza per gli italiani, è che la parte a nord di Roma fu “italiana” per più tempo rispetto alla parte sud dove ci fu uno scambio di cultura tra Italia, Grecia, Africa, Turchia, ecc.
Oggi, le differenze che abbiamo studiato sono la velocità della vita, la disoccupazione, e lo stipendio medio. Secondo me, tutte le cose differenti mostrano due tipi di vita. La velocità della vita è collegata ai tipi di lavori, agli stipendi, all’educazione, ecc. Al sud, sembra una vita come in un’isola, una vita lenta, senza problemi, senza una preoccupazione al prossimo giorno, una vita che incarna l’idea di “cogliere l’attimo.” Non sono stata a sud di Roma, ma sono stata in molti posti al nord d’Italia e lì ho visto la vita veloce. Per esempio, a Milano ed a Roma, le persone portano i vestiti belli, camminano in fretta, bevono il caffè in due sorsi. Però, queste differenze non significano due o più Italie. Gli Stati Uniti hanno cento stati, e certamente la vita Californiana è molto differente dalla vita Georgiana, tutte e due sono parti degli Stati Uniti. Anche con i dialetti, è normale avere dialetti differenti nonostante i dialetti siano quasi lingue differenti. Quando sono stata a Milano, ho avuto problemi da capire un cameriere milanese. Ma, con l’altro cameriere, ho parlato e ho capito molto bene; il primo aveva un accento difficile per me.
Interviste: Attraverso le interviste, mi sembra che l’idea di Nord e Sud Italia sia una che cambia da persona a persona. L’uomo anziano con il quale ho parlato mi ha detto che non ci sono molte differenze tra le due, però ci sono due parti d’Italia e la linea di separazione è Roma. Quando ho parlato con Popi, mi ha detto che c’è un'Italia, non più ed il sud d’Italia è la parte più italiana perché non c’è una grande influenza degli altri paesi vicini all’Italia. La mia parte preferita dell’intervista era quando Popi ha detto che chi tocca la Sardegna o la Sicilia sarebbe nei guai! Il ragazzo fiorentino aveva un’altra idea di “Una o Più Italie” perché la sua madre si è trasferita da Napoli a Firenze e lei aveva problemi quando ha provato a cercare un lavoro a Firenze.
Conclusioni: Gli italiani si sentono come una persona della loro città più di una persona dell’Italia. Ognuno ha la sua idea della differenza tra Nord e Sud. L’unica cosa su cui tutti gli italiani sono d’accordo è che Dante è stato il padre della lingua.
-Sam
giovedì 18 aprile 2013
Una o più Italie?
Progetto di ricerca conclusivo sulla varietà linguistica e culturale nel territorio italiano.
L’unità d’Italia è avvenuta nel 1861.
Dopo 152 anni si può davvero parlare di unità nel nostro Paese?
Come
è evoluta la lingua Italiana dal XIII secolo ad oggi?
Dante
è considerato “il padre della lingua Italiana”. Nel 1305, lui
scrisse De Vulgari Eloquentia,
nel quale affrontò il tema della lingua volgare. Durante il Trecento,
Italia non fu ancora unita, anzi, fu divisa in molti comuni diversi
ciascuno di cui ebbe il suo proprio dialetto. In questo momento,
Dante già voleva che l'Italia fosse unita. Comunque, questo scopo non
sarebbe stato realizzato fino al 1861. Siccome il Latino stava già
scomparendo, Dante voleva scegliere un “volgare” da usare al suo
posto. Questo volgare sarebbe stato usato per rendere più facile la
comunicazione fra i comuni diversi. Per scegliere una lingua, cercò
una lingua che fosse illustre, cardinale, ed aulica. Alla fine,
decise che il toscano era il dialetto migliore. Nella sua grande opera
La Divina Commedia, lui
usò il plurilinguismo, quindi, prese termini da ogni classe sociale
per rendere più ricca la lingua letteraria. Petrarca, invece, anche
considerato un padre della lingua italiana, scrisse in un volgare
molto formale. Insieme, loro svilupparono la lingua che infine
sarebbe stata usata per tutta l'Italia.
Alla
fine del settecento, l'Italia non era ancora unita. Dal 1796 al 1799,
Napoleone, il re Francese, conquistò una parte grande di Italia. Nel
1805, divenne il imperatore e Italia diventò Il Regno d'Italia. Lui
fu sconfitto tra il 1814 e il 1815. Durante questo periodo, l'Italia
cominciò a sviluppare una coscienza nazionale. Al Congresso di
Vienna, si iniziò il periodo della Restaurazione, la quale cercò di
restaurare la situazione politica che esisteva prima dell'arrivo di
Napoleone. Alla scontentezza di molte persone, l'Italia non riuscì a
realizzare una Democrazia, anzi, tornò a essere governata dai
nobili.
Nonostante
la situazione politica non fosse ideale, la conquista napoleonica
riaccese le polemiche sulla lingue. Anche se la lingua che oggi si
chiama “l'italiano” non era ancora diffusa completamente, la
diffusione di giornali e riviste aiutarono a trasmettere la lingua.
Alessandro Manzoni era un sostenitore della lingua fiorentina,
assunta da Dante e Petrarca nei primi secoli. Voleva che l'Italia
adottasse abbecedari ed insegnanti toscani. Contro di lui fu
Graziadio Isaia Ascoli, il cui voleva invece che gli studi e
l'attività intellettuale del popolo aumentassero.
La
forza che infine riuscì a riunire l'Italia non fu una democratica,
anzi, Vittorio Emanuele nel 1861, divenne il primo re dell'Italia
unita. A quel punto, solo il 2.5% della popolazione parlava la lingua
italiana. Oggi, la maggioranza della popolazione parla l'Italiano ma
esistono ancora molti dialetti che vengono usati nelle regioni
diverse.
Dato
che le regioni diverse hanno storie molto variate, si può parlare
davvero di unità in questo paese?
Il
Mio Argomento di Ricerca
Per
questo progetto, una cosa che mi interessava molto erano gli
atteggiamenti dei giovani verso la politica. Io ho intervistato i
miei amici di varie parti di Italia. Ho chiesto anche sui dialetti e
le culture diverse che si trovano nelle loro regioni rispettive. Mi
sembra che ognuno abbia almeno paura della situazione attuale e che
non sappia ciò che succederà con il governo nel futuro. Ho
chiesto ai miei amici di dirmi quali siano i problemi più gravi
dell'Italia di oggi, e poi, cosa fanno per risolvere questi
problemi. Volevo sapere se loro hanno speranza per il futuro, e se
pensano che i problemi contemporanei possano essere risolti.
Atteggiamenti
dei Giovani Verso la Politica
I
miei amici pensano che ci sia un grande problema, e che il governo
non faccia ciò che dovrebbe fare. Di solito, ho amici abbastanza
politici e ognuno con cui ho parlato pensa che il governo non stia
facendo bene il suo lavoro. Comunque, ho notato delle differenze nel
modo in cui i miei amici affrontano questi problemi.
Amici
al Sud
Io
ho intervistato i miei amici napoletani, Luca, Antonio, e Carlo. Loro
non hanno mai avuto speranza nel governo. Non credono che il governo
faccia niente per i problemi che esistono da molto tempo al sud.
Comunque, sono felici! Vivono in un modo che non richiede l'appoggio
del governo, e questo detto, in un modo quasi anarchico. Non hanno
paura di non trovare lavoro perché non è qualcosa di aspettato!
Anche se si sono laureati, non hanno un lavoro che corrisponde alle loro
educazioni. Un mio amico, Antonio, che studiava la sociologia adesso
fa il pescivendolo al molo. Tutti coltivano il loro proprio cibo in
un orto. Non tutto, ma abbastanza frutta. Non hanno un senso di poter
cambiare niente attraverso la strada normale. Loro si ribellano contro
l'inutilità del governo.
Ci
sono molti “edifici occupati” che non vengono più usati come
negozi, siccome avevano chiuso quando l'economia è crollata. Non
lavorano con il sistema, anzi, prendono tutto nelle loro proprie mani.
In questi edifici occupati, c'è chi dorme sempre lì (senza pagare
l'affitto), chi porta il cibo, e chi viene solo per ballare e
festeggiare. C'è uno spirito ribelle ma non militare- tutti sono
felici e rilassati. Secondo loro, quando il governo non aiuta,
bisogna formare questo tipo di comunità.
Esistono
ancora molti problemi. Siccome i miei amici non credono al governo,
non lo appoggiano per niente. Addirittura non hanno comprato
biglietti per il treno, e hanno riso di noi quando volevamo pagare!
Inoltre, la mafia è un problema: i miei amici mi hanno detto che non
comprano mai le droghe perché sono vendute dalla mafia. Mi hanno
spiegato che c'è un grande spirito Anti-Mafia ed anche
Anti-Fascista. Ma questo atteggiamento non manifesta a un livello del
governo, anzi, la gente forma una comunità forte per vivere bene.
Questo senso di comunità può essere forse una ragione per cui tutti
sono tanto aperti e amichevoli- al nord, invece, ciascuno dipende più
su da sé stesso. Non posso generalizzare, però, almeno i miei amici
vivono così!
Amici
a Firenze
Il
mio amico, Alessandro, è di Pisa ma ha frequentato l'Università di
Firenze nella facoltà di filosofia. Adesso, lavora per un NGO che
aiuta gli immigrati. Lui sa molto sulla politica Italiana. È in
generale consapevole di ciò che succede in tutta Europa e ha molta
paura della situazione attuale. Anche se non è ottimista, il suo
atteggiamento è che si dovrebbe fare qualsiasi cosa, anche se non ha
un grande impatto. Non posso generalizzare perché lui è molto
educato, però mi sembra che a Firenze, si prenda molto più
interesse nella politica.
Lui
mi ha detto che, come lui, ci sono molti giovani che hanno paura e
non sanno cosa succederà con il governo nel futuro. Lui ha un
lavoro, ma non guadagna molto. Mi ha detto che anche a Firenze, ci
sono molte persone che non riescono a trovare un lavoro nella loro
facoltà. Gli studenti con cui abbiamo parlato alla università hanno
confermato questo.
Gli
ho chiesto cosa pensa della Lega Nord, e mi ha detto che i loro
pensieri sono pericolosi e razzisti. Secondo lui, alcuni problemi
nascono dal fatto che c'è molta gente che guarda la televisione
troppo e che crede a tutto. Questo è un problema grave perché
Berlusconi è il proprietario dei tre canali più visti. Abbiamo
parlato di Berlusconi a lungo. In generale, mi sembrava che lui fosse
molto intelligente e ben informato su questi argomenti. Anche lui non
ha molto fede nel governo, ma lavora attraverso una organizzazione
per cercare di migliorare le condizioni.
Insomma,
i miei amici di Firenze e quelli di Napoli hanno opinioni forti contro
chi è attualmente al potere. Infatti, hanno quasi le stesse opinioni
e pensano in modi simili. Comunque, le loro attitudini e le azioni
che fanno sono molto diverse.
Altra
Ricerca
L'articolo
“L'Istat censisce gli italiani Nord e Sud a confronto” conferma
che ci sono molte differenze fra il nord e il sud. Al sud, per
esempio, ci sono più matrimoni religiosi (76,3%) rispetto a quei
civili, mentre al nord la metà della gente sceglie il matrimonio
civile. C'è anche più disoccupazione al sud. Inoltre, esistono
molte differenze nella funzionalità del governo: la raccolta
differenziata funziona molto meglio al nord che al sud. Nonostante
queste differenze, le due zone diverse si sono avvicinate in molti
aspetti negli anni recenti, forse a causa della diffusione della
tecnologia e il miglioramento della comunicazione. Per esempio, la
proporzione dei giovani meridionali che legge spesso libri e giornali
è avvicinata alla proporzione dei giovani settentrionali. Per ciò,
mi sembra che l'Italia di oggi sia più “una Italia unita” di
molti anni fa, quando fu appena unita.
Conclusioni
Secondo
me, il rapporto fra il nord e il sud può beneficiare a tutti. Mentre
il nord offre l'industria, il sud offre altre cose. Questo confronto
fra le culture diverse non dovrebbe dividere il paese, anzi, potrebbe
arricchire la cultura in totale. Conoscendo persone di altre culture,
si diventa più rispettosi e aperti a diversi modi di vivere. La
bellezza di Italia è che ci sono tante opinioni e culture diverse!
Insieme, e con molto comunicazione, i giovani di oggi possono
riuscire a risolvere i problemi contemporanei.
Video-Interviste
Sfortunatamente,
la mia cinepresa non funziona bene! Non ho fatto un video del mio
amico a Firenze, ma ecco alcune “interviste” con i miei amici
napoletani (anche fallite siccome loro non volevano fare
un'intervista formale, comunque, gli ho parlato di più dopo).
Fonti
VIVA L'ITALIA!
1. Ascoltate il panegirico di Roberto Benigni sui valori storico-culturali dell'Italia e rispondete oralmente alle domande..
- Quali personaggi e quali opere della cultura italiana ha citato Roberto Benigni in questo monologo) (musica, diritto, filosofia, letteratura, architettura, pittura)
- Siete d'accordo con lui? Dopo tanti mesi in Italia quali aspetti della storia e della cultura italiana apprezzate di più? e di meno?
- C'è un apetto della società americana che vorreste importare in Italia? Quale e perchè?
2. L'unità d'Italia.
Roberto Benigni afferma giustamente che "è nata prima la cultura della nazione italiana".
Cosa sapete dell'unità d'Italia? (cliccate QUI)
Conoscete l'inno nazionale italiano?
Il nostro inno è stato composto da Goffredo Mameli nel 1847 dall’allora ventenne studente e patriota genovese Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino, da un altro genovese Michele Navaro il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l’Austria.
Lavoriamo sul significato del testo (QUI)
3.attualità
Mameli voleva che gli italiani fossero fratelli.
Cosa significa secondo voi?
Credete che gli italiani si sentano tutti appartenenti ad un'unica nazione? Leggete questo articolo sulle polemiche della Lega Nord sull'inno nazionale. Cosa ne pensate?
- Quali personaggi e quali opere della cultura italiana ha citato Roberto Benigni in questo monologo) (musica, diritto, filosofia, letteratura, architettura, pittura)
- Siete d'accordo con lui? Dopo tanti mesi in Italia quali aspetti della storia e della cultura italiana apprezzate di più? e di meno?
- C'è un apetto della società americana che vorreste importare in Italia? Quale e perchè?
2. L'unità d'Italia.
Roberto Benigni afferma giustamente che "è nata prima la cultura della nazione italiana".
Cosa sapete dell'unità d'Italia? (cliccate QUI)
Conoscete l'inno nazionale italiano?
Il nostro inno è stato composto da Goffredo Mameli nel 1847 dall’allora ventenne studente e patriota genovese Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino, da un altro genovese Michele Navaro il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l’Austria.
Lavoriamo sul significato del testo (QUI)
3.attualità
Mameli voleva che gli italiani fossero fratelli.
Cosa significa secondo voi?
Credete che gli italiani si sentano tutti appartenenti ad un'unica nazione? Leggete questo articolo sulle polemiche della Lega Nord sull'inno nazionale. Cosa ne pensate?
domenica 14 aprile 2013
Agli Uffizi: da Poliziano a Botticelli. Le nostre considerazioni.
-99-
Nel tempestoso Egeo in grembo a Teti
si vede il frusto genitale accolto,
sotto diverso volger di pianeti
errar per l'onde in bianca schiuma avolto;
e drento nata in atti vaghi e lieti
una donzella non con uman volto,
da zefiri lascivi spinta a proda,
gir sovra un nicchio, e par che 'l cel ne goda.
-100-
Vera la schiuma e vero il mar diresti,
e vero il nicchio e ver soffiar di venti;
la dea negli occhi folgorar vedresti,
e 'l cel riderli a torno e gli elementi;
l'Ore premer l'arena in bianche vesti,
l'aura incresparle e crin distesi e lenti;
non una, non diversa esser lor faccia,
come par ch'a sorelle ben confaccia.
Nel tempestoso Egeo in grembo a Teti
si vede il frusto genitale accolto,
sotto diverso volger di pianeti
errar per l'onde in bianca schiuma avolto;
e drento nata in atti vaghi e lieti
una donzella non con uman volto,
da zefiri lascivi spinta a proda,
gir sovra un nicchio, e par che 'l cel ne goda.
-100-
Vera la schiuma e vero il mar diresti,
e vero il nicchio e ver soffiar di venti;
la dea negli occhi folgorar vedresti,
e 'l cel riderli a torno e gli elementi;
l'Ore premer l'arena in bianche vesti,
l'aura incresparle e crin distesi e lenti;
non una, non diversa esser lor faccia,
come par ch'a sorelle ben confaccia.
(Stanze per la giostra, I)
Le figure femminili e il paesaggio primaverile di Poliziano hanno stretti rapporti con la rappresentazione degli stessi temi in Botticelli.
Nelle Stanze per la giostra ritorna il motivo figurativo della donna posta al centro di una natura riccamente fiorita, ma compare anche quello dell’amore di Venere e Marte, alla fine del libro I.
Esso attrae anche Botticelli che lo rappresenta in un dipinto del 1483. Botticelli ha probabilmente anche lasciato un ritratto di Simonetta Cattaneo, amata da Giuliano de’Medici e protagonista delle Stanze per la giostra. Infine Botticelli si è ispirato a un altro passo delle Stanze (libro I, stanze 99 e 100) per la sua Nascita di Venere.
Giovedì 11 aprile siamo state alla Galleria degli Uffizi e abbiamo osservato gli affreschi di Botticelli alla luce delle considerazioni fatte in classe sulla corte di Lorenzo de'Medici e le analisi su Il trionfo di Bacco e Arianna e Le Stanze per la giostra (cliccare QUI per l'attività).
Le nostre considerazioni
Sam:
La bellezza nei dipinti di Botticelli non era la stessa
bellezza rappresentata da Dante o Petrarca, non era una bellezza interiore. La bellezza di
Venere è
una bellezza fisica come Lorenzo e Poliziano hanno descritto nelle loro poesie. C’è un
senso di libertà e divertimento nei dipinti di Botticelli, per esempio le tre ragazze che ballano e la nudità di Venere. Il quadro della
nascita di Venere è quasi una rappresentazione esatta di Le Stanze per la giostra, e così, è evidente l'integrazione dell'arte e dei libri nella corte di Lorenzo. Gli artisti e i letterati non rappresentarono solo le cose moderne ma integrarono i classici nelle loro opere invece che solamente i santi, Maria e Gesu. Questo cambiamento è successo con la poesia: Dante scrisse dell'oltretomba e Dio, Lorenzo scrisse di Bacco ed Arianna. La "donna-angelo" non era più l'ispirazione o il centro della poesia. In tutti gli artisti c'era una rivitalizzazione dei classici con la letteratura e l'arte durante il movimento umanistico che incoraggiò la cultura Romana e Greca e i loro miti (pensa alle ninfe in Il Trionfo di Bacco e Arianna). Questo cambiamento era l'inizio della parte meravigliosa del Rinascimento.
Brooke:
Durante il medioevo, la concezione di bellezza era di bellezza spirituale. Beatrice, per esempio, non è descritta fisicamente da Dante, anzi, è descritta come una donna-angelo. La idea di bellezza cambiò molto durante il Rinascimento. Nei dipinti di Botticelli, per esempio, si vede un esempio della bellezza fisica. Comunque, questa bellezza fisica avvicinava a dio. In “La Nascita di Venere”, Venere appare nuda ma innocente. Durante il medioevo, il corpo femminile non fu rappresentato in questo modo. L'umanesimo, studiato anche da Lorenzo de' Medici ed Angelo Poliziano, significava un ritorno ai classici. Nel periodo classico, il corpo nudo apparì molto nell'arte. Attraverso queste opere, gli artisti rinascimentali comunicarono l'idea che la perfezione del corpo umano e la naturalezza rappresentavano la spiritualità. Anche nei dipinti di Botticelli si vedono molti Dei Greci e Romani. Siccome c'era un nuovo interesse nella filosofia classica, molti artisti dipingevano la mitologia Greca e Romana nei loro dipinti. Benché la società fiorentina fosse cristiana, c'era un forte curiosità verso la antichità. Anche Lorenzo de' Medici scrisse poesie sulla mitologia e la filosofia antica. Nella sua poesia, “Il trionfo di Bacco e Arianna”, lui espresse la filosofia di cogliere il momento attraverso il personaggio di Bacco e una varietà di altre figure antiche. La vita non era più un percorso per avvicinarsi a dio, anzi, qualcosa da godere, quindi, qualcosa di valore in sé stesso. Nella sua poesia, “I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino”, anche Angelo Poliziano espresse questi pensieri. Descrisse la bellezza di un bel giardino, pieno di fiori. C'è una atmosfera dolce ma con un sentimento di malinconia perché si capisce che la vita è corta. Si vede la stessa scena nel dipinto “Primavera” di Botticelli, con la primavera e i fiori. Io amo queste immagine dei primi anni del rinascimento- sono sempre felici e dimostrano una novità. Si vede che gli artisti vogliono esplorare questa nuova strada, e che i ruoli dell'artista e l'intellettuale sono in cambiamento.
Janelle:
La concezione di bellezza nel Rinascimento era di giovinezza, natura, felicità, e bellezza fisica come i dipinti di Botticelli. Mentre l’idea medioevale di bellezza era spirituale e pesante, l’idea di bellezza per Poliziano e Lorenzo de’Medici era più fisica e c’era un senso di cogliere l’attimo. C’era un senso di celebrare la gioventù perché “la vita fugge”. La bellezza, tuttavia, avvicina ancora a Dio. Attraverso questa bellezza umana, si può raggiungere un rapporto spirituale con Dio. Mi piace molto “La Madonna” di Botticelli perché mostra questo cambiamento dalla concezione medioevale a quella rinascimentale perfettamente.
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scrittura
mercoledì 10 aprile 2013
Le nostre riflessioni sulla mostra: "Un'idea di bellezza"
Dopo aver discusso delle modificazioni subite dall'ideale di bellezza dal Medioevo al Rinascimento (QUI), attraverso la letteratura e gli affreschi di Botticelli presenti nella Galleria degli Uffizi,
eccoci alla mostra di arte contemporanea presentata al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina al fine di discutere sulla concezione di bellezza nella società moderna.
Tra le opere viste quale vi sembra che rappresenti in modo più significativo l'ideale di bellezza nella società contemporanea? Perché?
Qual è la vostra idea di bellezza?
Inserite una foto commentata da un breve testo e inviatela alla Strozzina QUI.
Normalmente, non mi piace l'arte moderna e in realtà non mi è piaciuta molto la Strozzina perché non si dovrebbe avere bisogno di una storia per sentire l'arte. Comunque, l'opera che esprime più il senso di bellezza per me era la prima che abbiamo visto: il ragazzo sul mare che stava correndo (QUI) di Whilhelm Sasnal. Per me, questo quadro ha la bellezza della libertà. Un giovane stava al mare con il sole brillante, le braccia aperte e i capelli sciolti. L'innocenza dell'infanzia è una cosa bellissima, una libertà difficile da sentire più tardi nella vita. Vivere senza una preoccupazione è una libertà meravigliosa, spesso disponibile solo durante l'infanzia, quando il mondo sembra sempre interessante e nuovo ed il riso o il sorriso di un giovane fa essere gioiosi da morire.
La mia idea di bellezza è un'idea comune in un senso, ma profondo
in un altro senso. Per favore, guarda questa foto e indovina la mia idea di
bellezza:
Forse già sapevate che amo Angelina Jolie, però non la amo solo
perché Angelina è la donna più bella del mondo, ma perché ha una
forza interiore. Angelina è la personificazione fisica di una donna bella
fuori e dentro. Fa moltissime cose per il miglioramento del mondo (ora per
fermare lo stupro nelle guerre) pur avendo una famiglia di sei figli e
un lavoro nel cinema. Anche se ha fatto i ruoli "sexy" ed anche se
aveva una storia scandalosa, ha interpretato ruoli forti ed indipendenti.
Quando ho bisogno di un "pick-me-up," penso a lei e la sua forza
nel film e nella vita.
Brooke:
Mi è piaciuto molto il museo di arte contemporanea- a differenza di Sam,
io amo l’arte che ha una storia dietro. La mia opera preferita era il film
con le donne dipinte circondate dalle statue nel mercato di pesce (QUI)di Vanessa Beecroft. Quando
sono entrata nella stanza, la mia reazione iniziale è stata molto negativa.
Pensavo che l’opera trattasse della razza o che oggettivasse le donne, ma
quando mi sono resa conto che l’artista era una donna e che il suo obiettivo era farci pensare, sono diventata affascinata. Anche se non
sono molto familiare con l’arte moderna (né infatti nessun tipo d’arte),
mi affascina sempre perché mi piace sapere i pensieri degli
artisti. Mi è piaciuta anche l’opera con le versioni dei dipinti famosi
rifatti dalla nonna della artista Chiara Camoni (QUI). Non pensavo che fosse bella fisicamente
per niente, anzi, piuttosto brutta. Comunque, sono interessata ai pensieri
dei artisti, e secondo me, i pensieri fanno un grande parte della bellezza
di essere umano. Io amo sentire quello che le altre persone pensano che
sia la bellezza, o invece, quello che non sia la bellezza. Di solito
quando non mi piace qualcosa, trovo che sia solo perché non la capisco bene.
Però, quando le altre mi spiegano la ragione per cui pensano che le
colpisce, capisco meglio. Io mi sono sempre fatta influenzata dai miei
amici, e anche se forse vuol dire che non ho un gusto proprio, mi rende
contenta imparare dalle altre persone e capire i loro pensieri e emozioni.
Brooke:
Una bellezza più industriale Metto qui un’immagine di Los Angeles, perché anche se inizialmente non penavo che fosse una bella città (infatti, non lo penso ancora), è un tipo di bellezza diversa, e quando il mio amico mi ha spiegato che era la sua idea di bellezza, ho capito. Forse quello che cerco di dire è che la bellezza è soggettiva e ciascuno ha la sua propria idea di cosa consiste, e che questa diversità di idee è, secondo me, bellissima.
martedì 9 aprile 2013
Carpe diem?!
Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Quest'è Bacco e Arianna,
belli, e l'un dell'altro ardenti:
perchè 'l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.[...]
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Quest'è Bacco e Arianna,
belli, e l'un dell'altro ardenti:
perchè 'l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.[...]
é un brano tratto dal più famoso dei Canti Carnevaleschi (canzoni a ballo composte per allietare le feste di Carnevale) di Lorenzo De Medici ed è un coro libero e festante quasi la voce di un’epoca ,espressione di motivi comuni e diffusi nella società del suo tempo. Questo componimento, scritto in occasione del Carnevale del 1490, descrive il trionfo di un carro mascherato, quello di Bacco, accompagnato dal suo seguito: Arianna, ninfe e satiri. Da un lato i motivi mitologici e classici : Bacco e Arianna innamorati l’uno dell’altro, i selvaggi satiretti che tendono agguati alle ninfe,Mida con la sua avidità e cupidigia, che sfilano in una bizzarra mascherata, dall’altro quel lieve rimpianto per la fuggevolezza della gioventù da cui deriva l’invito a godere di ogni ora che passa.
Il messaggio di Lorenzo de'Medici è che dal momento che quello che deve accadere è inevitabile che accada bisogna cogliere e godere le gioie del presente, perchè solo il presente è dato all’uomo di conoscere. E' un tema che riconduce alla filosofia del Carpe diem di Orazio.
a) Siete d'accordo con questa filosofia di vita?
b) Vi è mai capitato di “cogliere l’attimo”, cioè di fare qualcosa senza pensare troppo alle conseguenze perché la ritenevate una cosa importante, perché avevate paura che non si ripresentasse l’occasione? È stata una cosa “coraggiosa”, che vi ha fatto crescere, o una cosa sciocca, poco cauta, che non rifaresti? Raccontate la vostra esperienza.
c) Secondo voi nella società moderna, anche a causa della crisi, è meglio vivere alla giornata o pensare sempre al proprio futuro?
a) Siete d'accordo con questa filosofia di vita?
b) Vi è mai capitato di “cogliere l’attimo”, cioè di fare qualcosa senza pensare troppo alle conseguenze perché la ritenevate una cosa importante, perché avevate paura che non si ripresentasse l’occasione? È stata una cosa “coraggiosa”, che vi ha fatto crescere, o una cosa sciocca, poco cauta, che non rifaresti? Raccontate la vostra esperienza.
c) Secondo voi nella società moderna, anche a causa della crisi, è meglio vivere alla giornata o pensare sempre al proprio futuro?
2. "Vivo alla giornata" i giovani neet su MTV.
Gli ultimi dati statistici fotografano una realtà preoccupante: in Italia c'è un esercito di ragazzi che non hanno un presente e rischiano di non riuscire a costruirsi un futuro. (QUI l'articolo letto in classe).
Guardate il seguente video:
Cosa ne pensate?
Credete che le cause siano da ricercarsi nella crisi economica o ritenete che certe realtà dipendano anche da altri fattori?
3. per saperne di più...
sulla dicoccupazione dei giovani italiani cliccate QUI
sulla nuova riforma del lavoro e il precariato QUI
lunedì 8 aprile 2013
L'ideale di bellezza nel tempo.
Attraverso le opere letterarie medievali e rinascimentali studiate proviamo a tracciare le modidicazioni subite dall'ideale di bellezza.
Pensiamo alla donna esaltata da Dante, Petrarca e Boccaccio fino a Lorenzo de'Medici e Poliziano.Le modifiche subite nel corso dei secoli sono ben evidenti nelle arti figurative.
Se nel Medioevo la bellezza fisica era considerata come portatrice di peccato per cui era rappresentata solo in chiave cristiana come attributo della Madonna e dei Santi, nel Rinascimento «La bellezza è il dono più grande concesso da Dio all'umana creatura, poiché grazie alla bellezza eleviamo lo spirito alla contemplazione… »(Agnolo Firenzuola, 1578)
Secondo voi, è giusto affermare che non esiste un canone di Bellezza Assoluta, in ideale che abbia attraversato i tempi, immutabile ed al di sopra della consuetudini e del modo di vivere, ma che piuttosto i canoni di bellezza sono strettamente legati alle epoche ed alla situazione economica e sociale di un popolo?
e nella società attuale cosa si intende per bellezza?
Un’idea di bellezza, inaugurata giovedì 28 marzo al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Palazzo Strozzi a Firenze, propone un percorso di ricerca tra le opere di otto artisti contemporanei di provenienza internazionale – Vanessa Beecroft, Chiara Camoni, Andreas Gefeller, Alicja Kwade, Jean Luc Mylayne, Isabel Rocamora, Anri Sala, Wilhelm Sasnal – per ripensare oggi l’esperienza della bellezza da diversi punti di vista: quello di ciascuno degli artisti, che entra in dialogo con la sensibilità dei visitatori attualizzando domande di carattere universale.
e ora tocca a voi: TUTTI alla STROZZINA!
Tra le opere viste quale vi sembra che rappresenti in modo più significativo l'ideale di bellezza nella società contemporanea? Perchè?Qual è la tua idea di bellezza? Inserite una foto commentata da un breve testo e inviatela alla Strozzina QUI.
L’immagine e il testo che spedirete saranno utilizzati in una sala della mostra del CCC Strozzina, dove troveremo il vostro contributo inserito in un grande puzzle per mettere a confronto prospettive, riflessioni e spunti diversi.
mercoledì 3 aprile 2013
La violenza sulle donne
Negli ultimi giorni in classe abbiamo parlato della concezione dell'amore in Dante e Petrarca e del ruolo della donna a partire dalle lettura di alcune novelle del Decameron.
E oggi qual è il ruolo delle donne nella società?
Si può realmente parlare di parità?
In Italia sono 124 le donne uccise nel 2012, migliaia quelle che hanno subito una violenza
I casi di violenza sessuale e fisica sono aumentati dal 18 al 22% e si accompagnano sempre più frequentemente a violenze psicologiche, minacce e violenze economiche.
(Leggi QUI)
a) Di seguito potete ascoltare un video informativo riferito ai dati relativi al 2011.
b) Il 14 febbraio scorso un miliardo di donne ha danzato contro lo scandalo di questa violenza.
Per vedere il flash mob nel mondo One billion rising cliccare QUI
c) Quali sono, secondo voi, le cause di questa strage?
Leggere QUI
d) e per saperne di più
QUI, QUI, e un video QUI
La commedia umana di Boccaccio: il "Decameron"
« Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato Prencipe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle in dieci dì dette da sette donne e da tre giovani uomini. »
(G. Boccaccio, Decamerone, incipit proemio)
(G. Boccaccio, Decamerone, incipit proemio)
È considerata, nel contesto del Trecento europeo, una delle opere più importanti della letteratura, fondatrice della letteratura in prosa in volgare italiano. Ebbe larghissima influenza non solo nella letteratura italiana ed europea (si pensi solo alle Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer), ma anche nelle lettere future, ispirando l'ideale di vita edonistica e dedicata al piacere ed al culto del viver sereno tipici della cultura umanista e rinascimentale.
1) Guardate questa video-lezione sulla struttra e i principali temi contenunti nel Decameron e prendete appunti sulle informazioni principali:
L'importanza del Decameron per la prosa italiana è accentuata dal fatto che, a differenza di quanto era accaduto nella poesia, la prosa trecentesca non era ancora stabilizzata in una tradizione salda.
Nella tradizione italiana la prosa di Boccaccio assunse una funzione egemonica specialmente quando, nel Cinquecento, teorici e grammatici la indicarono come modello di riferimento.
2) Dopo aver lavorato sulla struttura narrativa della novella della quinta giornata Federigo degli Alberighi procediamo, allora, ad un'analisi linguistica.In coppia individuate i seguenti fenomeni linguistici caratteristici della prosa boccaccesca (da riga 90 a 130).
- inversione tra ausiliare e participio;
- apocopi, sincopi e aferesi;
- posizione dei pronomi atoni;
- verbo in posizione finale nella frase;
- relativi in posizione iniziale;
- dislocazione: inversione del regolare ordine delle parole;
- uso abbondante di gerundio e participio.
3) Qualche informazione in più...
Se volete approfondire la vostra conoscenza su Boccaccio e il Decameron cliccate qui.
4) Ricordate che abbiamo parlato del Decameron girato da Pier Paolo Pasolini nel 1970 ispirandosi alle novelle di Boccaccio? Per maggiori informazioni cliccate qui.
Alla scoperta dei luoghi di Dante
Per cominciare una piccola caccia all'informazione
Seguendo la mappa abbiamo seguito e fotografato alcune tracce di Dante presenti nel percorso indicato.
Dal canto di croce rossa in via de'Cerchi.
Perché ha questo nome? Cosa dice l’edicola (nicchia) sporgente all’angolo del palazzo? Cosa c’era in quegli anni secondo voi?
Il famoso Vicolo dello Scandalo.
Perchè pensate che fosse soprannominato così? come si chiama oggi?
Alcune insegne con terzine tratte dalla Commedia di Dante
L'iscrizione tratta dalla Divina commedia indicate la dimora del Sommo Poeta
La torre del Castagna in piazza San Martino,
Cosa ha rappresentato dal 1287 fino alla realizzazione del Palazzo del Bargello?
In piazza Santa Margherita alla scoperta dell'immagine nascosta del profilo di Dante
Nella Casa
Museo di Dante Alighieri per ricordare alcuni importanti
avvenimenti della sua vita e di Firenze nel XIII e XIV secolo.
E per finire... davanti la chiesa di Santa
Margherita, conosciuta come Chiesa di Dante, dove il poeta
ha conosciuto Beatrice e ha sposato Gemma Donati, proclamiamo i versi dedicati
al suo amore spirituale:
lunedì 1 aprile 2013
Per cominciare a conoscere Francesco Petrarca
1.Mettete in ordine le seguenti immagini seguendo le indicazioni dell'insegnante e ricostruite, in forma discorsiva, la vita di Francesco Petrarca.
4. Pronti per lavorare sul testo!
a) Leggete attentamente il sonetto e scrivete alla lavagna tutte le parole di cui non conoscete il significato. Qual è il tema centrale? E lo scopo?
b) la struttura dei periodi di questa poesia risulta abbastanza complessa.
Scrivete su un foglio le frasi che non riuscite a ricostruire e provate a farne l'analisi logica.
c) E ora siamo pronti a parafrasare il sonetto. Prima da soli, poi con l'aiuto della dispensa.
d) Per finire esaminiamo le caratteristiche metriche e le figure retoriche presenti.
Osservate e spiegate il legame semantico tra le parole in rima.
b) la struttura dei periodi di questa poesia risulta abbastanza complessa.
Scrivete su un foglio le frasi che non riuscite a ricostruire e provate a farne l'analisi logica.
c) E ora siamo pronti a parafrasare il sonetto. Prima da soli, poi con l'aiuto della dispensa.
d) Per finire esaminiamo le caratteristiche metriche e le figure retoriche presenti.
Osservate e spiegate il legame semantico tra le parole in rima.
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