Progetto di ricerca conclusivo sulla varietà linguistica e culturale nel territorio italiano.
L’unità d’Italia è avvenuta nel 1861.
Dopo 152 anni si può davvero parlare di unità nel nostro Paese?
Come
è evoluta la lingua Italiana dal XIII secolo ad oggi?
Dante
è considerato “il padre della lingua Italiana”. Nel 1305, lui
scrisse De Vulgari Eloquentia,
nel quale affrontò il tema della lingua volgare. Durante il Trecento,
Italia non fu ancora unita, anzi, fu divisa in molti comuni diversi
ciascuno di cui ebbe il suo proprio dialetto. In questo momento,
Dante già voleva che l'Italia fosse unita. Comunque, questo scopo non
sarebbe stato realizzato fino al 1861. Siccome il Latino stava già
scomparendo, Dante voleva scegliere un “volgare” da usare al suo
posto. Questo volgare sarebbe stato usato per rendere più facile la
comunicazione fra i comuni diversi. Per scegliere una lingua, cercò
una lingua che fosse illustre, cardinale, ed aulica. Alla fine,
decise che il toscano era il dialetto migliore. Nella sua grande opera
La Divina Commedia, lui
usò il plurilinguismo, quindi, prese termini da ogni classe sociale
per rendere più ricca la lingua letteraria. Petrarca, invece, anche
considerato un padre della lingua italiana, scrisse in un volgare
molto formale. Insieme, loro svilupparono la lingua che infine
sarebbe stata usata per tutta l'Italia.
Alla
fine del settecento, l'Italia non era ancora unita. Dal 1796 al 1799,
Napoleone, il re Francese, conquistò una parte grande di Italia. Nel
1805, divenne il imperatore e Italia diventò Il Regno d'Italia. Lui
fu sconfitto tra il 1814 e il 1815. Durante questo periodo, l'Italia
cominciò a sviluppare una coscienza nazionale. Al Congresso di
Vienna, si iniziò il periodo della Restaurazione, la quale cercò di
restaurare la situazione politica che esisteva prima dell'arrivo di
Napoleone. Alla scontentezza di molte persone, l'Italia non riuscì a
realizzare una Democrazia, anzi, tornò a essere governata dai
nobili.
Nonostante
la situazione politica non fosse ideale, la conquista napoleonica
riaccese le polemiche sulla lingue. Anche se la lingua che oggi si
chiama “l'italiano” non era ancora diffusa completamente, la
diffusione di giornali e riviste aiutarono a trasmettere la lingua.
Alessandro Manzoni era un sostenitore della lingua fiorentina,
assunta da Dante e Petrarca nei primi secoli. Voleva che l'Italia
adottasse abbecedari ed insegnanti toscani. Contro di lui fu
Graziadio Isaia Ascoli, il cui voleva invece che gli studi e
l'attività intellettuale del popolo aumentassero.
La
forza che infine riuscì a riunire l'Italia non fu una democratica,
anzi, Vittorio Emanuele nel 1861, divenne il primo re dell'Italia
unita. A quel punto, solo il 2.5% della popolazione parlava la lingua
italiana. Oggi, la maggioranza della popolazione parla l'Italiano ma
esistono ancora molti dialetti che vengono usati nelle regioni
diverse.
Dato
che le regioni diverse hanno storie molto variate, si può parlare
davvero di unità in questo paese?
Il
Mio Argomento di Ricerca
Per
questo progetto, una cosa che mi interessava molto erano gli
atteggiamenti dei giovani verso la politica. Io ho intervistato i
miei amici di varie parti di Italia. Ho chiesto anche sui dialetti e
le culture diverse che si trovano nelle loro regioni rispettive. Mi
sembra che ognuno abbia almeno paura della situazione attuale e che
non sappia ciò che succederà con il governo nel futuro. Ho
chiesto ai miei amici di dirmi quali siano i problemi più gravi
dell'Italia di oggi, e poi, cosa fanno per risolvere questi
problemi. Volevo sapere se loro hanno speranza per il futuro, e se
pensano che i problemi contemporanei possano essere risolti.
Atteggiamenti
dei Giovani Verso la Politica
I
miei amici pensano che ci sia un grande problema, e che il governo
non faccia ciò che dovrebbe fare. Di solito, ho amici abbastanza
politici e ognuno con cui ho parlato pensa che il governo non stia
facendo bene il suo lavoro. Comunque, ho notato delle differenze nel
modo in cui i miei amici affrontano questi problemi.
Amici
al Sud
Io
ho intervistato i miei amici napoletani, Luca, Antonio, e Carlo. Loro
non hanno mai avuto speranza nel governo. Non credono che il governo
faccia niente per i problemi che esistono da molto tempo al sud.
Comunque, sono felici! Vivono in un modo che non richiede l'appoggio
del governo, e questo detto, in un modo quasi anarchico. Non hanno
paura di non trovare lavoro perché non è qualcosa di aspettato!
Anche se si sono laureati, non hanno un lavoro che corrisponde alle loro
educazioni. Un mio amico, Antonio, che studiava la sociologia adesso
fa il pescivendolo al molo. Tutti coltivano il loro proprio cibo in
un orto. Non tutto, ma abbastanza frutta. Non hanno un senso di poter
cambiare niente attraverso la strada normale. Loro si ribellano contro
l'inutilità del governo.
Ci
sono molti “edifici occupati” che non vengono più usati come
negozi, siccome avevano chiuso quando l'economia è crollata. Non
lavorano con il sistema, anzi, prendono tutto nelle loro proprie mani.
In questi edifici occupati, c'è chi dorme sempre lì (senza pagare
l'affitto), chi porta il cibo, e chi viene solo per ballare e
festeggiare. C'è uno spirito ribelle ma non militare- tutti sono
felici e rilassati. Secondo loro, quando il governo non aiuta,
bisogna formare questo tipo di comunità.
Esistono
ancora molti problemi. Siccome i miei amici non credono al governo,
non lo appoggiano per niente. Addirittura non hanno comprato
biglietti per il treno, e hanno riso di noi quando volevamo pagare!
Inoltre, la mafia è un problema: i miei amici mi hanno detto che non
comprano mai le droghe perché sono vendute dalla mafia. Mi hanno
spiegato che c'è un grande spirito Anti-Mafia ed anche
Anti-Fascista. Ma questo atteggiamento non manifesta a un livello del
governo, anzi, la gente forma una comunità forte per vivere bene.
Questo senso di comunità può essere forse una ragione per cui tutti
sono tanto aperti e amichevoli- al nord, invece, ciascuno dipende più
su da sé stesso. Non posso generalizzare, però, almeno i miei amici
vivono così!
Amici
a Firenze
Il
mio amico, Alessandro, è di Pisa ma ha frequentato l'Università di
Firenze nella facoltà di filosofia. Adesso, lavora per un NGO che
aiuta gli immigrati. Lui sa molto sulla politica Italiana. È in
generale consapevole di ciò che succede in tutta Europa e ha molta
paura della situazione attuale. Anche se non è ottimista, il suo
atteggiamento è che si dovrebbe fare qualsiasi cosa, anche se non ha
un grande impatto. Non posso generalizzare perché lui è molto
educato, però mi sembra che a Firenze, si prenda molto più
interesse nella politica.
Lui
mi ha detto che, come lui, ci sono molti giovani che hanno paura e
non sanno cosa succederà con il governo nel futuro. Lui ha un
lavoro, ma non guadagna molto. Mi ha detto che anche a Firenze, ci
sono molte persone che non riescono a trovare un lavoro nella loro
facoltà. Gli studenti con cui abbiamo parlato alla università hanno
confermato questo.
Gli
ho chiesto cosa pensa della Lega Nord, e mi ha detto che i loro
pensieri sono pericolosi e razzisti. Secondo lui, alcuni problemi
nascono dal fatto che c'è molta gente che guarda la televisione
troppo e che crede a tutto. Questo è un problema grave perché
Berlusconi è il proprietario dei tre canali più visti. Abbiamo
parlato di Berlusconi a lungo. In generale, mi sembrava che lui fosse
molto intelligente e ben informato su questi argomenti. Anche lui non
ha molto fede nel governo, ma lavora attraverso una organizzazione
per cercare di migliorare le condizioni.
Insomma,
i miei amici di Firenze e quelli di Napoli hanno opinioni forti contro
chi è attualmente al potere. Infatti, hanno quasi le stesse opinioni
e pensano in modi simili. Comunque, le loro attitudini e le azioni
che fanno sono molto diverse.
Altra
Ricerca
L'articolo
“L'Istat censisce gli italiani Nord e Sud a confronto” conferma
che ci sono molte differenze fra il nord e il sud. Al sud, per
esempio, ci sono più matrimoni religiosi (76,3%) rispetto a quei
civili, mentre al nord la metà della gente sceglie il matrimonio
civile. C'è anche più disoccupazione al sud. Inoltre, esistono
molte differenze nella funzionalità del governo: la raccolta
differenziata funziona molto meglio al nord che al sud. Nonostante
queste differenze, le due zone diverse si sono avvicinate in molti
aspetti negli anni recenti, forse a causa della diffusione della
tecnologia e il miglioramento della comunicazione. Per esempio, la
proporzione dei giovani meridionali che legge spesso libri e giornali
è avvicinata alla proporzione dei giovani settentrionali. Per ciò,
mi sembra che l'Italia di oggi sia più “una Italia unita” di
molti anni fa, quando fu appena unita.
Conclusioni
Secondo
me, il rapporto fra il nord e il sud può beneficiare a tutti. Mentre
il nord offre l'industria, il sud offre altre cose. Questo confronto
fra le culture diverse non dovrebbe dividere il paese, anzi, potrebbe
arricchire la cultura in totale. Conoscendo persone di altre culture,
si diventa più rispettosi e aperti a diversi modi di vivere. La
bellezza di Italia è che ci sono tante opinioni e culture diverse!
Insieme, e con molto comunicazione, i giovani di oggi possono
riuscire a risolvere i problemi contemporanei.
Video-Interviste
Sfortunatamente,
la mia cinepresa non funziona bene! Non ho fatto un video del mio
amico a Firenze, ma ecco alcune “interviste” con i miei amici
napoletani (anche fallite siccome loro non volevano fare
un'intervista formale, comunque, gli ho parlato di più dopo).
Fonti
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